Posizione del drago

Fondamentalmente esistono nel ‘corpus" di sopraporte e portati due distinte tipologie relative al mostro:

  • la più antica è quella del drago supino, disteso sotto le zampe del cavallo; soltanto la testa, simile a quella del coccodrillo, si solleva contro il cavaliere mentre questi spinge nelle sue fauci la lancia; la coda è avvolta a spirale. Negli esemplari più antichi (e nella fattispecie, le formelle di Barisano nella Cattedrale di Trani, il rilievo di Benedetto Antelami nella cattedra vescovile del Duomo di Parma) il drago ha corpo di serpente a volte rivestito di squame.

La tipologia del drago disteso tende a riassumere nella stessa forma, accanto alle brevi ali palmate che rimandano al drago orientale, il tipo del serpente, allusivo alla tradizione biblica e simbolo del Male. Tuttavia non è da escludere che altre possano essere le origini di questa soluzione

  • Una diversa tipologia è quella del drago " rampante ", col muso che risulta da una ‘contaminatio" tra il coccodrillo (per le fauci) e il giaguaro (per la testa), con orecchie pronunciate, zampe artigliate da uccello rapace su cui si appoggia il corpo inarcandosi nella curva del lungo collo. Le grandi ali palmate, simili ad ali di pipistrello, appaiono lucide e puntute, quasi metalliche. tanto da accordarsi nei portali gagineschi con lo sfavillio delle corazze degli "armati" che fiancheggiano la scena. Quest’ultima tipologia del drago può, con un certo margine di sicurezza, essere collocata intorno al 1455-57, data in cui compaiono i primi portali gagineschi ( fratelli Giovanni e Domenico Gaggini , scultori originari  di Bissone presso il lago di Lugano ).


La sua posizione distesa è quindi una versione arcaica allusiva al serpente .

Eretto in forma di animale "rampante" di tradizione più moderna. Affonda le sue radici non solo nella tradizione cavalleresca, ma anche nella produzione del quattrocento fiorentino (Donatello -  Bassorilievo del basamento della statua di San Giorgio; Paolo Uccello) rappresenta una versione decisamente dinamica, bellicosa del mostro.

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